La religione è la terza elementare

Nel pensiero comune, la religione è roba da “popolani”, da anziani.

In Italia, sembra quasi un fatto culturale: un presepe a Natale, una scampagnata a Pasqua, una Madonna in casa. Il resto dell’anno? Silenzio.

Vediamo le chiese affollate solo nelle feste comandate.

A messa la mattina vanno le vecchiette. Raramente qualche vecchietto.

È molto raro sentire qualcuno che basa le proprie scelte sulla religione.

Onestamente, quante persone conosciamo che, prima di prendere una decisione, si pongono il problema di cosa potrebbe pensare Dio di quella scelta?

Nel mondo musulmano le cose sono diverse.

Un mio amico, musulmano, avvocato, nel suo stato di Whatsapp questa mattina ha scritto:

“Non sei l’unico bravo nel tuo campo.

E il lavoro che hai non è dovuto alla tua bravura, ma è la grazia di Dio in cui lui ha reso te 100 volte migliore degli altri.

Ricorda sempre che questo è un favore che ti è giunto da Dio…

Non dimenticare che ieri eri smarrito e non sapevi quale strada prendere, e ora non riesci a trovare il tempo di capire nemmeno quando qualcuno ti chiede una cosa semplice da niente…

Non voltare le spalle a Dio, così Lui ti aumenterà la sua generosità.

E lode a Dio per la Sua grazia, la Sua generosità e la Sua splendida elargizione… 🙏”

Un avvocato, non una vecchietta con la terza elementare.

La religione permea la loro vita e influenza le loro scelte.

Ma il mondo è paese, come si suol dire, e gli esseri umani sono limitati ed egoisti.

Così il mio stupore è stato grande quando, in occasione del compleanno del bimbo di amici di famiglia, musulmani, i parenti, musulmani, non si sono fatti molti problemi a saccheggiare pasticcini, salatini, panini, bibite riempiendo sacchetti per portarseli a casa. E non alla fine della festa, ma all’inizio, quando la possibilità di scegliere era ampia e generosa.

Non gli scarti, ma la prima scelta.

Ero convinto che il Corano punisse il furto con il taglio della mano…

Quindi, sono costretto a tornare sempre al punto di partenza.

La religione è una scuola che ha come obiettivo quello di guidare la persona verso la crescita spirituale.

L’obiettivo è la crescita spirituale della persona, non la religione in se stessa.

Come qualsiasi crescita, deve avvenire gradualmente e, possibilmente, in modo armonico.

Questa crescita può avvenire nel corso di diverse vite, o, in alcuni casi, una sola vita può far saltare molte tappe.

Come tutte le scuole, anche la religione ha diversi gradi di “istruzione”.

Il livello della scuola lo puoi comprendere da un elemento specifico: le regole.

I bambini spirituali hanno bisogno di molte regole. Devi fare questo, non puoi fare quello, ecc.

Ogni scelta, ogni azione è guidata da regole che indicano in modo più o meno dettagliato cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Man mano cresce la spiritualità della persona, diminuisce il bisogno di avere un codice di regole.

È la stessa coscienza spiritualmente evoluta della persona a guidare le sue scelte, non un codice dettato da qualche entità superiore.

Così, essere musulmani e credere in Allah, fare cinque preghiere al giorno, osservare il Ramadan una volta all’anno, non servono a nulla senza crescita spirituale.

Diventano gesti vuoti e privi di senso, consuetudine e niente più.

Come andare a messa il giorno di Natale e poi scordarsi di Dio per il resto dell’anno.

Vedremo un mondo nuovo e vivremo una vita più felice quando saremo cresciuti dal punto di vista spirituale.

Quando non avremo più una regola che ci impone di essere buoni, ma l’essere buoni sorgerà spontaneamente dal cuore.

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